Le Tendinopatie

Pubblicato il 13 marzo 2024 alle ore 11:24

I tendini connettono muscoli e ossa e permettono la trasmissione delle forze generate dai muscoli alle ossa, determinando così il movimento articolare.
Il termine tendinopatia descrive in modo generico le condizioni patologiche intra e peritendinee determinate da sovraccarico meccanico e funzionale tali condizioni sono aggravate dall`attività fisica e dalla pratica sportive.

-tumefazione
-dolore tendineo
-dolorabilita` localizzata con riduzione delle performance
Sono stati ipotizzati diversi fattori di rischio, favorenti lo sviluppo della patologia tendinea da sovraccarico, ma allo stato attuale non è stata ancora determinata una precisa relazione tra causa ed effetto.
I fattori di rischio possono essere:
-intrinseci:

  1. Fattori anatomici ad aumentare il contributo degli stress meccanici: mal allineamento, eterometria arti, conformazione di processi e prominenze ossee.
  2. Esposizione a farmaci come chinolonici o cortisonici per via sistemica, aumenta probabilità di rottura tendine.
  3. fattori metabolici ipercolesterolemia, diabete mellito, sindrome metabolica, distiroidismi, comportano un rischio sensibile di degenerazione tendinea.
  4. diabete.
  5. Età avanzata associata ad una riduzione dell`elasticità, della forza tensile e ad un aumento della stiffness, e ad una riduzione dell`apporto ematico tissutale Giovane età i tendini sono più sottili e meno resistenti al carico; un sovraccarico meccanico in questi soggetti può determinare tendinopatie.
  6. Forza muscolare: un muscolo debole o affaticato riduce la capacità di assorbire lo stress dell`unità mio-tendinea e non riesce a proteggere il tendine da sollecitazioni in allungamento; aumentato sviluppo di potenza in atleti con tendinopatia sintomatica
  7. Alterazioni posturali nel 60% dei soggetti con tendinopatia Achillea sono stati evidenziati malallineamenti degli arti inferiori, tuttavia rimane sconosciuto il meccanismo con il quale contribuiscono alla patogenesi:
    – iperpronazione del piede;
    – varismo del retropiede, cavismo;
    – inversione del retropiede e ridotta dorsiflessione a ginocchio esteso;
    – appoggio lateralizzato con eccessiva pronazione di compenso;
    – eterometria degli arti inferiori

Fattori estrinseci:

  1. -Condizioni ambientali
  2. -Equipaggiamento sportivo inadatto

 

Eziopatologia:

I tendini rispondono al sovraccarico funzionale con infiammazione delle guaine di rivestimento o degenerazione tendinea allo stato attuale non sono ancora chiariti i processi eziopatogenetici che determinano la tendinopatia tradizionalmente, questa sembra essere causata da carichi ripetuti sottomassimali ogni sollecitazione determina una rottura dei legami del collagene e di fibrille tendinee, e può danneggiare i vasi sanguigni con conseguente danno metabolico e ischemico. E` stato dimostrato che carichi ripetuti determinano un incremento di prostaglandine E2 (PGE2) prodotta dai fibroblasti tendinei. Una sollecitazione meccanica eccessiva può determinare la tendinopatia, mentre ad una sollecitazione di basso grado segue un processo riparativo. Nella tendinopatia cronica, è ipotizzato che l’entità della lesione ecceda la capacità riparativa.

Il trattamento:

Un regime di trattamento conservativo è raccomandato come strategia iniziale.
l’assenza di una chiara eziopatognesi rende difficoltoso il trattamento, che di conseguenza si basa spesso su personali esperienze dei singoli sanitari più che su conoscenze suffragate dall`evidenza clinica.
Comunemente il trattamento terapeutico iniziale consiste in un approccio combinato, con interventi riabilitativi diversi:

  1. il riposo viene prescritto per ridurre lo stress meccanico e alleviare e/o eliminare i sintomi
  2. il trattamento farmacologico
  3. la terapia infiltrativa
  4. le terapie fisiche come tecar,laserterapia, ultrasuoni
  5. gli esercizi terapeutici come riequilibrio muscolare, prevenzione delle recidive etc.

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.