PLANTARI PER IL TREKKING

Una delle problematiche che più interessano le passeggiate in montagna, o in genere, l’escursionismo riguarda il sovraffaticamento del piede, dovuto al costante carico su superfici sconnesse.  Per questo motivo è importante applicare dei plantari ortopedici, che possano ridurre l’affaticamento muscolare e ridurre il rischio di lesioni.  Questo plantare è indicato per le fratture da stress, dita a martello, fasciti plantari e tendiniti achillee. Pensato per sentirsi liberi, spensierati e per poter ammirare il panorama in tutta serenità.

Le nostre estremità rappresentano il “patrimonio primario” di un escursionista, prima di qualsiasi altra considerazione filosofica o di merito.

Sono una parte delicatissima e complicata – per meccanica e fisiologia – col compito di sostenere il corpo e realizzare quella magia che si chiama “camminare”!

Ci proteggiamo con capi d’abbigliamento ipertecnologici e alla moda, indossiamo scarpe capaci di ogni impresa, zaini che valgono una fortuna e pensiamo di essere pronti.

Dimenticando che una postura sbagliata e/o una sudorazione eccessiva sono in grado di fermare il più tenace dei trekker.

Proprio questa specifico dispositivo è infatti “responsabile” della postura adeguata, soprattutto per chi percorre lunghe distanze a piedi.

Il plantare da Trekking è stato progettato per garantire sicurezza durante la rullata nelle escursioni a pendenza variabile così come sui tratti in pianura. La struttura del plantare da Trekking, grazie a degli scarichi mirati, consente numerosi benefici: l’utilizzo di materiali antishock sotto i talloni genera un effetto ammortizzante mentre l’inserimento di quelli propulsivi sotto l’avampiede generano un incremento di spinta che dà al vostro passo una piacevole sensazione dinamica.

Come e perché i plantari aiutano i piedi dell’escursionista?

Il fondo interno della calzatura è “piatto”, e ai plantari è affidato il compito di “sagomare”, con grande precisione, l’andamento curvilineo della pianta del piede.

Quali caratteristiche devono avere i plantari?

Il sistema ammortizzante anatomico è costituito da diversi materiali e ogni zona della soletta ha una funzione specifica: favorire il ritorno di energia, assorbire l’impatto con il suolo e dare protezione al piede, mantenendo nella posizione corretta l’arco plantare.

Lo scarico ai talloni e alla volta longitudinale sono sviluppati in materiali ammortizzanti e sono capaci di “assorbire” le diverse pressioni che ogni piede esercita in maniera diversa.

Questi inserti si trovano nella parte inferiore della soletta, inseriti in una struttura semi rigida che svolge l’importante funzione di “sostenere” l’arco plantare e avvolgere la base del tallone creando una coppa calcaneare; alzandolo inoltre di qualche millimetro rispetto all’avampiede e favorendo in questo modo la corretta deambulazione.

La loro collocazione, nei punti di maggior contatto tra piede e scarpa, e il materiale in cui sono realizzati, permette di distribuire e assorbire in modo preciso le diverse pressioni e appoggi, diversi per ogni piede.

Nella zona metatarsale verrà inserita una barra retrocapitata ad azione pneumatica, studiata per favorire la flessione e la rullata, assorbendo al tempo stesso lo shock delle asperità sul terreno.