PLANTARI PER IL GOLF

Perché utilizzare un plantare per il Golf

Nel golf ci sono due problemi da considerare che possono portare a dei danni. In prima analisi la struttura della calzatura, con la suola chiodata che, viene recepita in modo negativo dai piedi,  in seconda analisi, il carico conseguente alla rotazione nella fase del colpo  che corrisponde ad  percorso a piedi di  7-10 km di lunghezza ad ogni colpo.

Partiamo dal presupposto che una gara di golf dura circa sei ore, per cui uno sportivo che non usa la macchina elettrica cammina molto e rimane per tanto tempo in piedi. Abbiamo, quindi un grosso stress meccanico anche se i terreni dove si pratica questa disciplina sono fortunatamente ammortizzati. Un’altra peculiarità del golfista è il fatto che fa un gesto atletico, lo swing, che risulta asimmetrico e molto particolare: i piedi infatti lavorano in un modo differente rispetto alla normalità. Ad esempio, in caso di un golfista con piede valgo pronato, si deve innanzitutto consigliare una scarpa da golf ottimale per l’inserimento del plantare e che vada a compensare questa problematica; quindi si dovranno fare anche delle concessioni funzionali per permettere all’atleta di eseguire lo swing in maniera perfetta. Esistono dei plantari pensati proprio per agevolare e migliorare lo swing che facilitano questo difficilissimo movimento al quale il golfista dedica la propria vita, si tratta in sostanza di un plantare su misura ideato non per correggere un problema ma per favorire un gesto atletico.

Caratteristiche e indicazioni

Nella pratica del golf vi sono due importanti elementi da tenere in considerazione: l’equilibrio posturale al momento del gesto tecnico ed il cammino su terreni non sempre regolari. Per quanto riguarda la postura del corpo al momento di impattare la sfera, l’appoggio bipodalico garantisce una valida stabilità, ma gli elementi torsionali in atto rendono più difficile l’equilibrio. Ecco allora che il plantare può risultare determinante ai fini della miglior stabilità dell’appoggio favorendo la trasmissione delle forze soprattutto nei momenti nei quali il gioco di semiflessione degli arti inferiori diventa parte integrante del gesto tecnico.
Per quanto riguarda invece la semplice funzione deambulatoria il plantare può risultare di grande aiuto in relazione al cammino prolungato su prati e pendii non sempre regolari: ottimizzando la distribuzione del carico sulla superficie di appoggio collabora ad alleviare lo stress muscolare al passare delle ore.