PLANTARI PER FASCITE PLANTARE

Cos’è la fascite e quali sono le cause.

La fascite plantare è una delle più comuni cause di dolore sotto la pianta del piede e nella sede del tallone; può essere conseguente ad un’infiammazione ma può anche essere dovuta ad un accrescimento anomalo del legamento arcuato che è una robusta fascia, cioè una struttura di tessuto connettivo fibroso formata da collagene, la cui funzione è di unire la zona plantare interna del calcagno con la base delle dita e collegare i muscoli fra loro, fornendo ad essi protezione e sostegno. Questo legamento gioca un ruolo molto importante nella trasmissione del peso corporeo al piede durante la deambulazione e la corsa.

In particolare, quando il piede si eleva sulle punte staccando il tallone dal suolo, (gesto tipico della corsa e del salto), il legamento plantare subisce una distensione. Il movimento ripetuto porta ad eccessivi sovraccarichi a livello podalico e quando il medico diagnostica una fascite plantare significa che questo legamento arcuato si è infiammato a causa dell’eccessivo utilizzo. Nella fase precoce, la fascite plantare tende a coinvolgere solo l’inserzione di questo legamento a livello calcaneare, cioè del tallone, causando dolore solo in quest’area.

Successivamente il dolore tende a spostarsi verso l’avampiede migrando lungo tutta la pianta e risparmiando soltanto la punta delle dita, a causa dei continui microtraumi che si ripercuotono sulla fascia “sfibrandola” poco a poco. Alla base di questa degenerazione vi è la perdita di elasticità del legamento associata ad un suo eccessivo accorciamento. Ogni volta che estendiamo dorsalmente il nostro piede sollevandoci sulle punte, la fascia viene stirata. L’entità di questo stiramento è tanto maggiore quanto più lo stacco è vigoroso.

Le lesioni sono tanto più probabili quanto più velocemente viene applicata la forza di trazione. Per questo motivo in seguito ad una forte azione di spinta sull’avampiede può verificarsi una rottura di alcune fibre che formano la fascia (a causa dell’eccessivo allungamento). Queste lesioni solitamente sono impercettibili e per nulla gravi, ma necessitano di tempi piuttosto lunghi per essere riparate. A questo punto appare piuttosto evidente come la ripetizione continua di microtraumi causi a lungo andare una degenerazione del legamento dando origine alla fascite plantare.

Tra i fattori che predispongono all’insorgere del dolore quindi ci sono principalmente ripetuti stress traumatici del tallone, carichi eccessivi nella regione calcaneare, anomalie posturali e anche l’abitudine di indossare scarpe inadatte alla conformazione del proprio piede (ad esempio un uso prolungato di scarpe col tacco alto, strette o con uno scarso sostegno alla volta plantare). L’infiammazione a livello del tallone può anche essere condizionata dall’intensa attività sportiva con la pratica di sport come il podismo, il calcio, il basket, o il salto in lungo, beach volley, rugby, tennis, salto in alto, corsa, danza, oppure viceversa da uno stile di vita sedentario che rende una persona in sovrappeso che contribuisce ad appiattire la volta plantare con conseguente tensione eccessiva della fascia della pianta del piede.

Il dolore al tallone non si verifica solo in caso di fascite plantare, ma anche in altre patologie: con il termine di tallonite, o talalgia plantare si indica un complesso insieme di patologie che provocano dolore a livello di calcagno, tra cui sicuramente la fascite ma anche la tendinopatia del tendine d’Achille, le borsiti retrocalcaneali, alcune malattie metaboliche ( ad esempio Gotta) e reumatiche ( artrite reumatoide, lupus) e molte altre patologie

A cosa serve il Plantare?
L’azione meccanica che si produce collocando un plantare con la parte posteriore morbida, consiste nel distribuire i carichi su una zona più ampia e nel dare appoggio agli archi longitudinali mediali e trasversali, riducendo così il sovraccarico sul tallone. Allo stesso tempo l’inserzione a virgola che applicheremo tra il calcagno e la volta longitudinale in materiale antishock latex a densità variabile, produce un effetto di ammortizzamento che riduce l’impatto sul tallone, dato che parte dell’energia dell’urto si perde nel deformare il materiale dell’imbottitura. Lo spessore di questa solleva il calcagno, il che favorisce la detensione del tendine d’Achille e della muscolatura corta plantare. Lo scopo principale del nostro plantare dedicato alle fasciti è di redistribuire correttamente la stabilità meccanica articolare durante il movimento. La caviglia è un’articolazione resa stabile dalla presenza di un complesso capsulo-legamentoso composto da fibre di tessuto connettivo fibroso ricco di propriocettori, per cui i plantari hanno un importante ruolo propriocettivo, che assicurano una stabilità nei cambi di direzione e per una corretta postura.